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Black Friday 2021

 Ultimamente si parla sempre di Cina e Stati Uniti e di come siano in continua competizione tra di loro, ebbene abbandonando per un attimo le tematiche geopolitiche, anche per quanto riguarda lo shopping (soprattutto quello digitale), le due superpotenze fanno a gara per aggiudicarsi il titolo del più grande shopping festival dell’anno. 

Abbiamo già parlato del Double 11 (双十一) o  Singles Day, e il suo principale concorrente americano è il Black Friday.


Black Friday 2021, una tradizione che affronta una nuova situazione

Entrambe le feste segnano le stagioni di grandi acquisti. Lo shopping per il giorno dei single inizia tra la Golden Week cinese (inizio ottobre) e il Capodanno cinese (inizio febbraio), mentre il Black Friday segna l’inizio dello shopping natalizio negli Stati Uniti e adesso anche in tutto il mondo occidentale (西方世界). Tuttavia, esistono alcune differenze: Il giorno dei single offre articoli di lusso  in edizione limitata, con meno enfasi su forti sconti, mentre, molti acquirenti statunitensi guardano al Black Friday per concedersi un grande acquisto, come una TV a schermo piatto, a prezzi scontati. Ma il giorno dei single, come la nemesi originale di San Valentino, è diventato famoso anche per gli scambi di regali tra partner, quando invece il Black Friday è più per soddisfare desideri personali. 


Il Double 11, la Cina non smette di battare record

Nato negli Stati Uniti più di cinquant’anni fa, il Black Friday è ormai una tradizione globale.

 Da dove viene questo nome particolare? Ci sono diverse storie su questo nome e sul suo significato,  molti fanno riferimento ai libri contabili che venivano utilizzati dai trader all’epoca, compilati con inchiostro nero per tutti i conti positivi in bilancio; molto spesso durante il venerdi successivo al Ringraziamento i libri contabili dei negozi si coloravano di nero per via dei guadagni generati e  da qui l’origine del nome. 

Non è facile orientarsi nel mare di offerte e sconti previsti dal Black Friday 2021; sapete già come ingaggiare oggi i vostri consumatori target?


Scoprite le nostre soluzioni di live streaming shopping  GOLIVE & di last-mile delivery TENDER per il mercato occidentale: 

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Come attrarre i consumatori cinesi? EGGsist x Promos webinar

EGGsist in collaborazione con Promos è stata speaker all’evento “Le soluzioni digitali per il retail: come intercettare i consumatori cinesi”. Sal live streaming al social commerce fino ad arrivare ai KOL, i famosi influencers cinesi, abbiamo parlato delle nuove strategie per ingaggiare i clienti cinesi online e non solo.

Volete sapere come costruire un’efficace strategia di marketing e raggiungere i consumatori cinesi? Non dovete fare altro che seguire la nostra pagina e contattarci!

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Come attrarre i consumatori cinesi? EGGsist x Promos webinar
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EGGsist, DOP Gioielli celebrano il CNY 2020 nella galleria Deodato Arte

春节快乐!Buon Capodanno Cinese! Quest’anno EGGsist ha celebrato l’arrivo dell’anno del topo con un cocktail event presso la galleria d’arte Deodato.

Durante l’evento Mr.Savethewall ha entusiasmato con la live art performance, dipingendo un’opera dedicata all’anno del topo.

Per leggere la rassegna stampa vi lasciamo all’articolo di DCommerce

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EGGsist, DOP Gioielli celebrano il CNY 2020 nella galleria Deodato Arte
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EGGsist lancia i nuovi corsi “China Digital Tourism” su Welevel

EGGsist lancia un nuovo corso sul “China Digital Tourism”..Il corso è indirizzato ad operatori turistici, retailer ed aziende europee intenzionate ad attirare l’attenzione del turista cinese in viaggio verso le nostre città..

  • Da dove partire per un China Digital Strategy?
  • Quali sono i canali necessari per poter comunicare con l’audience cinese?
  • Quali sono i peak moment e quando attivare una strategia drive2store?
  • Come essere o2o per il 2020?
  • Dove andranno i turisti cinesi?
  • Esiste un profilo del turista cinese?
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EGGsist lancia i nuovi corsi “China Digital Tourism” su Welevel
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Il modello di business più grande al mondo: Alibaba



Si è conclusa il 26 Novembre la Convention di Alibaba tenutasi presso la Luiss di Roma.

L’evento ha riunito più di 500 persone provenienti da tutto il mondo, tra specialisti nel settore, il Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, la Guardia di Finanza, e aziende come Confindustria Moda, Indicam, Sace-Simest.

Il Summit ha toccato principalmente 2 tematiche: #Business e #IPR protection.

Nella prima parte dell’incontro si è parlato nello specifico delle diverse piattaforme all’interno dell’ecosistema Alibaba; nella seconda parte, invece, la tematica è stata quella della protezione dei diritti della proprietà intellettuale, per i brand presenti sulla piattaforma stessa.

In questo articolo, parleremo del primo aspetto, scegliendo alcune delle piattaforme più interessanti per il retail Made In. Quali? Continua a leggere…



ALIBABA BUSINESS ECOSYSTEM

Ad aprire l’evento è stato Andrea Principe, Rettore della Luiss University.

Il suo intervento è stato fondamentale per sottolineare come il Made In Italy vada educato ed Alibaba rappresenta un’ottima opportunità per le PMI italiane.

Non potevano mancare anche Antonio Lirosi, Ministro dello Sviluppo Economico, e Rodrigo Cipriani Foresio, General Manager del gruppo Alibaba&Alipay.

Cipriani è riuscito in pochi minuti a dare un’ottima overview dell’ecosistema Alibaba, partendo dall’interazione venutasi a creare tra Buyer e Seller e delle diverse piattaforme social, payments, B2C, B2B e C2C, presenti nel mondo Alibaba.



  • B2C: Tmall (General trade e piattaforma ad entità cinese, con spedizioni nazionali cinesi e tasse d’importazione + IVA cinese);
  • B2C Cross-border platform: Tmall Global (Overseas legal entity, prodotti internazionali con spedizioni in tutto il mondo. Le tasse di spedizione si aggirano attorno ai 9.1% per la maggior parte delle categorie. La piattaforma, inoltre, è particolarmente utilizzata per lanciare prodotti, prevalentemente del settore Beauty&Cosmesi, che non sono ancora presenti in Cina):
  • B2C Italy: AliExpress – Local to Global (connette le PMI locali con 79 milioni di consumatori mondiali, presenta oggi più di 50milioni di prodotti ed è utilizzata da più di 30 milioni di daily user).
  • B2B: Alibaba.com (piattaforma mondiale per mercati USA + EU + AUSTRALIA, che connette le PMI italiane con + di 10 milioni di buyer attivi)
  • C2C: Taobao (la prima piattaforma Consumer2Consumer dell’ecosistema Alibaba);
  • Altre piattaforme: Lazada (presente nel Sud-est Asiatico, Darax (presente in Pakistan e Bangladesh)
  • Piattaforma di pagamenti digitali: Alipay (la più grande APP di mobile payment che permette di connettere i retailer con più di 1 miliardo di utenti attivi sulla piattaforma)


In Alibaba le ore valgono milioni!

Il caso straordinario è stato quello dell’ 11.11, o meglio conosciuto come il più grande Global Shopping Festival. In questa particolare occasione, hanno partecipato più di 200 aziende italiane e per la prima volta l’Italia si è posizionata tra i primi 10 Paesi nel ranking mondiale.





Tra i settori italiani che si sono distinti su Tmall per l’evento, vi sono quello del Fashion, Beauty, Automotive, Food e prodotti per la casa.



Ma qual è il valore aggiunto che mondo Alibaba apporta alle PMI?

La vera caratteristica del business Alibaba è data dai servizi che tale ecosistema offre alle aziende, PMI e buyer di tutto il mondo.  

Il colosso asiatico, quindi, non è caratterizzato solo da e-commerce e marketplace che supportano le aziende; ma anche i social, che con la loro funziona di social-commerce e live- streaming, sono sempre più i protagonisti del business.

Come afferma Cipriani, Alibaba riesce ad raggruppare in Cina, la potenza di Google, Amazon e Facebook, dando la possibilità alle aziende, attraverso anche un unico accesso ad una delle sue piattaforme, di poter veicolare e comunicare i propri prodotti a più di 1 miliardo di consumatori cinesi.



La Super APP per i retailer: ALIPAY



Alipay Win-Win App


Analizzando solo alcuni tasselli che compongono l’ecosistema di business più grande al mondo, non possiamo non parlare di Alipay.

Alipay è la Fintech del gruppo Alibaba, nata nel 2004, stesso anno in cui Jack Ma e il suo team hanno iniziato a creare il sistema del business in Cina dell’e-commerce.

La Super App nasce da una necessità: un consumatore doveva compare un prodotto da un’azienda terza e consegnarlo ad una persona terza. La sfiducia e la mancanza di rapporti tra le parti erano quindi il problema da risolvere.

Da qui nasce l’interazione del business con le banche, e pian piano, sviluppando sempre più servizi integrati nella APP stessa, la Super Fintech ha iniziato a prendere forma.

Se già dal 2004, il consumatore poteva utilizzare Alipay come garante per comprare un bene, ad oggi tale servizio ha preso il nome di Huabei, la nuova soluzione Fintech integrata in Alipay che permette di pagare a rate a tasso zero.



Alipay è la Super App cinese a supporto dei retailer Italiani


Alipay è l’applicazione georeferenziata, una vera e propria app WIN-WIN che ricopre di più di 55 mercati nel mondo e conduce i “e-wallet user” direttamente nel vostro negozio.

Come ci riesce? Alipay è molto più di una mobile payment App, è una Super App che connette i retailer di tutto il mondo con i consumatori cinesi.

Basti pensare che in Cina il settore del retail ha avuto un boom pazzesco ed una crescita esponenziale del +8% negli anni, ma ciò che più sorprende è che la penetrazione dell’online è avvenuta molto prima di quella offline.

Nasce così la strategia di Alibaba del new retail e cioè portare offline ciò che è online. Nella maggior parte dei paesi europei, siamo esattamente allo step contrario!



Tmall Global: la cross border platform che ti permette di entrare nel mercato cinese

La piattaforma ideale che permette ai brand ancora non presenti sul mercato asiatico di farsi conoscere per la prima volta.

Secondo quanto esposto da Cristina Fontana, Head of Fashion & Luxury @Tmall, ad oggi sono più di 700 milioni di consumatori cinesi attivi sulla piattaforma ed è presente in quasi tutte le città cinesi.



Secondo le ultime stime, l’85% degli utenti su Tmall hanno tra i 18 e 39 anni, e quindi appartengono alle nuove generazioni che hanno visto prima il cellulare del pc.


Difatti, fanno tutto sul cellulare, ed in media spendono quasi 25 minuti al giorno sulla piattaforma, e controllano fino a 8 volte al giorno le promozioni presenti su Tmall.

L’intenzione di controllare, più volte al giorno, le promozioni presenti su Tmall, denota l’affidabilità e l’affiliazione alla piattaforma da parte dei consumatori cinesi.

In questo articolo, sono stati presi in considerazione solo alcuni degli argomenti trattati durante il Summit di Alibaba a Roma.

La scelta è stata fatta selezionando alcune delle piattaforme rilevanti per i retailer italiani, e che possono essere un valido supporto per le PMI del Made In interessate ad oltrepassare i confini cinesi.

Concludendo, vi lanciamo una sfida:

Il Made in Italy è un valore, se comunicato nel giusto modo e sui giusti canali!

E tu hai scelto quale piattaforma utilizzare?

Non scegliere a caso, ma affidati a specialisti!

Per maggiori info scrivici a bd@eggsist.com

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Il modello di business più grande al mondo: Alibaba
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Retail senza confini, la rivoluzione O2O per i retailer europei

Tutti pazzi per Alipay. Se si parla di commercio elettronico è impossibile ignorare questo sistema di pagamento nato nel 2004 a supporto dell’e-commerce del Gruppo Alibaba. Uno strumento diventato  indispensabile se si vive in Cina, ma che sempre più sta uscendo dai confini nazionali per arrivare anche in Europa e svilupparsi nell’offline, aprendo le porte al mercato orientale.

Leggete l’intervista alla nostra managing partner, Alice Di Diego per Touch Point

Qual è il vostro modello di business?

EGGsist, fondata a Pechino nel 2007, è di fatto un’azienda di diritto cinese WFOE, cioè una società a totale partecipazione straniera fondata da azionisti italiani. È nata come software house con la missione di supportare tutte quelle aziende occidentali che erano presenti in Cina e avevano bisogno di un partner tecnologico per fare sviluppi sul mercato.

Il target di riferimento sono sempre state le aziende occidentali basate sia in Cina sia all’estero.

Nel 2015 il gruppo Ambrosiana Advisory, che già aveva altre partecipazioni in società di sviluppo software e digitale, ha acquisito le quote di maggioranza di EGGsist: l’obiettivo dell’acquisizione è stato quello di rafforzare le sinergie tra il mercato cinese e le imprese occidentali.

Dopo aver studiato, vissuto e lavorato in Cina dal 2003, ho deciso di occuparmi dell’azienda direttamente e di cercare di portare dei nostri servizi in Europa: negli ultimi 2 anni non solo abbiamo continuato a supportare le aziende occidentali in Cina, lavorando con aziende private, Camere di commercio e Ambasciate – per esempio l’Ambasciata Usa in Cina è nostro cliente storico per tutto quello che riguarda digitale, app, hosting -, ma di aprire una divisione in Italia, a Milano (sede della ns capogruppo), e una in Inghilterra, a Londra, per affiancare le aziende che vogliono attrarre i consumatori cinesi da questo lato del mondo. I settori nei quali operiamo sono Retail, Luxury, Travel e Hospitality, 

Come è possibile ingaggiare un consumatore cinese che arriva in Italia?

È necessario applicare delle strategie di digital marketing. Nel nostro portfolio servizi abbiamo inserito anche consulenze di strategy e di operation sui principali canali digitali cinesi che sono totalmente differenti da quelli occidentali per tutta una serie di ragioni legate anche alle politiche del Governo cinese e al famoso China Great firewall.

Negli ultimi 10 anni sono nate in Cina delle piattaforme definite lifestyle app. A differenza degli standard occidentali, con una app cinese come Alipay gli utenti possono fare infinite azioni. Questi prodotti cinesi sono multifunzionali e danno la possibilità al consumatore di utilizzarle 24 ore su 24 e alle aziende di esporsi per intercettare i consumatori cinesi.

In che modo?

Un brand che non ha una presenza fisica in Cina o non ha attuato nella strategia digitale ad hoc, per questioni di budget o di difficoltà di approcciare quel mercato, ha la possibilità di posizionarsi su canali btc marketplace in Cina come Tmall del gruppo Alibaba e su piattaforme btb come alibaba.com.

Il “made in” è un driver discriminante per gli acquisti e il consumatore cinese è interessato al prodotto italiano: se vogliamo attirarlo nei punti vendita in Occidente possiamo pensare di creare delle strategie che tecnicamente chiamiamo O2O cioè online to offline. Tutto ha inizio sul digitale e si finalizza in un negozio fisico.

Quali sono le possibilità di mercato in Cina?

Secondo le principali ricerche di McKinsey entro il 2025 il 50% degli acquisti sarà appannaggio dei Millennials e di questo numero il 40% arriverà dalla Cina. Il digitale permette già di raggiungere questo target consumer alto-spendente. Nella logica del marketing di ROPO, “research online purchase offline” il prodotto per eccellenza è Alipay. 

Quali sono le criticità che incontrate nel mercato occidentale?

La prima difficoltà è la sensibilizzazione delle aziende. Ci sono brand importanti che hanno scelto Alipay come sistema di pagamento ma non stanno attivando strategie di marketing. Se, però, non si investe in campagne rivolte agli utenti cinesi, questi ultimi fanno fatica a programmare il loro buyer’s journey dalla app al punto vendita. La possibilità di fare delle campagne mirate c’è, ci sono molte opzioni da applicare per i merchant italiani ed europei, in una logica è di geolocalizzazione per country e per città. 

Quali sono i settori più interessanti per il consumatore cinese? 

Lusso e moda, gioielleria, orologeria ma anche experience legate al viaggio, quindi destinazioni turistiche. Noi seguiamo una ventina di clienti, che hanno punti vendita nelle principali città italiane di riferimento per il turismo cinese cioè Milano, Roma, Firenze e Venezia e Parigi e Londra per l’estero. Le strategie vanno costruite a seconda del tipo di prodotto e di stagionalità di campagna.

Perché un merchant dovrebbe scegliere Alipay?

Alipay non è solo una piattaforma di pagamenti digitali, ma permette anche alle aziende di fare awareness del proprio brand, attraverso campagne marketing, coupon e scontistiche varie.

Tanti retailer e merchant occidentali hanno implementato questo sistema di pagamento perché è il preferito dei consumatori cinesi che hanno una serie di vantaggi economici nell’utilizzo del loro digital wallet a cominciare dal cambio valuta, migliorativo rispetto a quelli che si possono trovare ne gli uffici di cambio.

Un altro aspetto da sottolineare è che il mondo Alipay, a differenza di altre piattaforme autonome come Facebook, è gestito attraverso marketing partner certificati che sono autorizzati a gestire i contenuti del brand e anche gli analytics.

Ci sono poi nella APP ulteriori servizi finanziari che  che possono essere attivati dalle aziende in chiave marketing e drive to store. Uno di questi è HUABEI, prediletto da Millennials e Gen Z cinesi, che segue la logica del “buy now pay later”: il negoziante riceve subito il denaro, il cliente compra subito il servizio o il prodotto e ripaga a rate Alipay.

I merchant occidentali, investendo in campagne di questo genere, possono aumentare il loro fatturato medio e ricevere una nuova fetta di consumatori.

Che tipo di comunicazione offrite agli operatori occidentali?

Un esempio di campagne marketing è proprio la creazione di una landing page che funge da vetrina online del brand, dove l’utente può attingere a informazioni riguardanti l’azienda, a cui deve fare seguito una campagna drive to store.

Creiamo content marketing ad hoc per il cliente/prodotto da promuovere e utilizziamo claim della letteratura cinese che rimandano all’italianità dei prodotti, o ad altri fattori distintivi del brand.

Anche la scelta della periodicità nella quale comunicare è importante: le principali festività cinesi come il Capodanno o eventi occidentali di grande richiamo come il Salone del Mobile.

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Retail senza confini, la rivoluzione O2O per i retailer europei