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Il mondo del mobile gaming in Cina

Secondo i dati dell’ultimo rapporto globale sul mercato dei videogiochi condotto da Newzoo, un colosso nel settore dei videogame, nel 2018, i 2,3 miliardi di gamer presenti nel mondo spenderanno circa 138 miliardi di dollari in videogiochi: un aumento del 13,3% rispetto all’anno precedente, vale a dire di 16,2 miliardi di dollari.

Seppure sembrino cifre esorbitanti, sono irrisorie se confrontate con i profitti legati agli utenti dei videogiochi da smartphone.

Il responsabile dell’impennata del settore mobile è stato Apple iPhone, che dal 2007, anno del suo lancio sul mercato, ha fatto registrare una crescita a doppie cifre nel settore dei videogiochi, apparentemente non destinata a rallentare: si stima infatti che nel 2021 la spesa totale dei consumatori di videogiochi sarà di 180,1 miliardi di dollari.

Al primo posto per fatturato e numero di giocatori si posiziona il mercato cinese, seguito dagli USA e Giappone.

Il mercato dei videogiochi cinesi da solo rappresenta più di un quarto di tutti i profitti legati all’industria dei videogame, raggiungendo nel 2018 circa 37,9 miliardi di dollari.

Le principali aziende di videogiochi in Cina sono situate sulla costa, nelle province del Guangdong, Fujian, Zhejiang, ecc. Tra i colossi nel settore, ritroviamo Tencent, Nesea, Vainglory e PUBG.  

 

Che cos’è l’In-Game Advertising?

Il settore dei videogame cinesi rappresenta una grande opportunità per i marketer che cercano di attirare l’attenzione del pubblico asiatico. Da qui nasce l’In-Game Advertising,
l’inserzione pubblicitaria di un marchio piazzata all’interno del videogioco.

Utilizzare in modo strategico l’In-Game Advertising è sicuramente una mossa vincente per attirare l’attenzione dei gamer cinesi.

Esistono diverse forme di In-Game Advertising:

Inserzioni pubblicitarie statiche

Gli annunci sono posizionati all’interno del gioco, in luoghi strategici che non costringono a distogliere lo sguardo dalla partita.

Queste inserzioni potrebbero essere paragonate alle pubblicità su cartelloni o manifesti.

Inserzioni dinamiche o rewarded video

Generalmente si tratta di annunci pubblicitari dalle durata di 20-25 secondi, che i marketer obbligano a guardare per ottenere coin o vite.

È anche possibile far guardare all’utente queste inserzioni per sponsorizzare determinate missioni all’interno della partita, prevedendo ricompense extra per l’acquisto di un determinato prodotto.
Interstitial

Sono inserzioni pubblicitarie sotto forma di banner che appaiono sulla schermata di gioco.

Tendono ad essere molto invadenti e presenti soprattutto nella versione gratuita di un videogioco.

Solitamente vengono fuori come pop-up quando si perde una vita o una partita e non durano più di 15 secondi.

 

 

Quali sono i vantaggi dell’ In-Game Advertising (IGA)?

Rispetto al marketing tradizionale, le pubblicità su videogiochi sfruttano l’attenzione e l’affiliazione al gioco per creare un’interazione con il marchio.

Invece di bombardare i giocatori, la IGA si trasforma in qualcosa di essenziale per vincere la partita e passare al prossimo livello.

Per quanto riguarda il mercato cinese, come nel caso dei social media, anche i videogame sono fortemente controllati dai colossi del mercato asiatico (si attesta un controllo dell’80% circa): ciò consente ai marketer di personalizzare, segmentare e modificare gli annunci pubblicitari in base al profilo dell’utente.

In alcuni casi sono stati creati videogiochi con il solo scopo di comunicare un messaggio di marketing, per esempio, mediante film diventate poi applicazioni per mobile o app per istruire il pubblico.

Difatti, lo stesso colosso cinese, Tencent, durante la UP2018 Conference, ha inaugurato il concetto di “Neo Culture Creativity”.

L’idea di fondo è quella di avvicinare gli utenti a temi culturali o di interesse sociale durante il gioco.

Questo è il caso ad esempio di Epistory – Typing Chronicles, un videogioco di battitura a macchina; Kerbal Space Program, un videogioco di simulazione di volo spaziale altamente personalizzabile o di Tumor Doctors, un gioco mobile di simulazione del trattamento del cancro.

 

Come utilizzare al meglio le IGA per gli utenti cinesi?

Gli user dei videogame cinesi sono generalmente giovani, la maggior parte di loro vive nelle città di prima e seconda fascia cinesi; sono utenti affezionati ai social media cinesi, come QQ e Wechat, e quindi sicuramente propensi allo shopping online; sono selettivi nonché profondi conoscitori dei marchi stranieri e non amano perder tempo in distrazioni inutili.

Per concludere, le IGA sono quindi un’arma a doppio taglio.

Il loro successo dipende fortemente dall’uso che ne viene fatto. In linea generale, per vincere la partita degli advertiser, è importante non infastidire l’utente e non condurlo fuori dal gioco.

Lo scopo deve essere quello di aiutarlo nello svolgimento del gioco, offrendogli ad esempio una buona pizza dopo una partita difficile, o regalandogli bonus o vite con l’acquisto di un determinato prodotto.

E voi cosa ne pensate delle IGA: sono un rischio o una buona possibilità?

 

Il mondo del mobile gaming in Cina
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